mercoledì 20 aprile 2011

UN NUOVO MATTINO

I momenti felici prima o poi arrivano, è matematico, non può andare sempre male.
Cioè, io non ho mai chiesto niente di più all vita che un po' di tranquillità, un lavoro normale, con una normale retribuzione, un mutuo che alla fine di ogni mese mi aspetta puntuale portandosi dietro una scia di pensieri e problemi, ma anche una scritta: <<Stai costruendo qualcosa>>.
Quindi non credo di essere presuntuoso, non sono uno di quelli che non si accontentano mai, che alla fine del mese chiedono più di quello che meritano vantando fatiche da loro non sostenute, per gente di cui non gli importa niente!
Eppure la vita porta il conto a me! Ed è pure salato! Ogni volta che mi rialzo ripiombo nel baratro tirato a forza da un'entità che non si fa riconoscere, non vuole che io capisca chi ho davanti, altrimenti l'avrei già sconfitta da tempo.
Tornando a me, la gente dice che per chi ha sempre avuto tutto è difficile dare un valore alle cose.
Beh, non è vero cazzo! Io ho sempre avuto tutto! Una casa, un pasto caldo e soldi in tasca! I miei non mi hanno mai fatto mancare niente, ma forse proprio per questo ho capito che nella vita le cose te le devi guadagnare, lavorare per ottenere i tuoi risultati, da solo.
Quello che non ti sei guadagnato prima o poi non lo riconosci come tuo e lo trascuri. Il frutto della tua fatica, invece, è sempre più soddisfacente. Anche se non raggiunge in quantità quello che ti viene dato senza un motivo ha il potere di muoverti dentro l'animo, di emozionarti. Ti scorre nelle vene.
Che sia un lavoro, una casa o un amico, quello che ottieni grazie alla fatica rende la tua vita una tela e le tue capacità una tavolozza, attingi ad essa e traccia i contorni di una soddisfazione carica di vibrante fatica e sorrisi esausti. Perchè quando sarà di nuovo sera avrai un altro capolavoro e lo chiamerai giorno e lo aggiungerai agli altri che collezioni da una vita, notando che da un certo punto in poi le tele virano dal bianco opaco alla vivacità dei colori che ogni giorno tu hai scelto, passando per il nero dei tempi bui fino a sfociare nel rosso di un caldo tramonto passato con gli amici in un'estate che pareva finta per quanto ti sei divertito.
Ma ora ogni giorno si fa sempre più variopinto, le linee si assottigliano ed il tratto si fa più preciso, le tue mire si palesano in un lampo blu che taglia la tela da un'estremità all'altra, spostando l'attenzione sui risultati da conseguire.
Ora sei tu che guidi le tue capacità come la mano guida il pennello,tu dai un'impronta alla tua vita rendendola spciale ogni giorno di più, tu solo ritrai te stesso vincente sulla parte di te che non si muove.
Tu sei movimento, tu sei la guida di te stesso. Sei cambiato.
E ti piace.
Ed ora vestiti o farai tardi al lavoro!

---Vincenzo uscì dal bagno e si vestì.