martedì 8 febbraio 2011

DOMENICA ALTRO TRENO

A volte ti incastri.
Entri in galleria, ne uscirai, questa montagna non può durare per sempre! Tutte le gallerie finiscono!
Questa no.
Passa quella che ti sembra la metà.
<<Da qui tutta discesa - dici - il peggio è passato.>>
<<Regionale per Ancona 240 minuti di ritardo?!>>
Potrebbe andare peggio? Si.
Leggo.
Mezza pagina, una rima, una sola.
Incastrato. Incastrato in una rima.
Provo a distogliere lo sguardo, ma..
<<Cazzo!! Sono io quello li dentro!!>>
<<Checcazzo ci faccio io in una rima?!>>
Chi è lo stronzo che ti ha preso la vita, ne ha fatto inchiostro e l'ha gettata su un foglio riassumendola in 12 parole?
<<Bastardo.>>
La tua birra non ti aiuta, ti strappa via da te, ti ha preso.
<<Diamine!!>>
Ora sei nello stesso scompartimento coi tuoi pensieri. Soli. Tu e loro.
<<Bastardi.>>
Cominciano a parlare troppo per i tuoi gusti. Un altro sorso, magari vanno via.
Il quaderno ti fissa.
<<Tu sai chi ha scritto quella rima, vero?>>
Ti sudano le mani.
<<Forse.>>
Veramente lo sai già, ma credi che sentirtelo dire farà più male.
Hai bisogno del dolore per sentire che ci sei. Le altre emozioni non attecchiscono più sulla pelle.
Ti risvegli dal torpore della neve in stazione.
L'annuncio.
<<......320 minuti di ritardo. Ci scusiamo per.....>>
<<Dannata neve! La adoro.>>
Metà birra.
Sei certo che questa finirà, e farà male. Le cose buone, quando finiscono, ti fanno male.
L'ultimo sorso è aspro, metallico, come per prepararti gradualmente ad un gradevole dolore, il tuo, quello di cui hai bisogno.
Torni al quaderno.
Girando pagina ti tagli un dito.
Torni indietro e Le chiedi scusa.
Lei ti vuole.
Tu vorresti solo andare avanti.
Quello che di te resta sulla carta, nero, ti vuole fermo, freddo, dolorante.
<<Bastardo.>>
E' la terza volta oggi che ti dai del bastardo e ogni volta eri una persona diversa. Te stesso, Scrittore di Te stesso e Lettore di Te stesso.

RIMINI
PESARO
FANO
SENIGALLIA

ANCONA.

Devi cambiare.
Vita o treno?
Esci dal vagone e i menoquattro si sentono gelidi ed insistenti su per le maniche.
E comunque ti sudano le mani.
Devi entrare in un altro treno, li almeno non ti vedi.
<<Chissà cosa si prova a farsi tagliare un braccio da un treno>> Ti chiedi.
<<Boh.>>
Sali.
Saluti Qualcuno, non lo rivedrai mai più.
<<Arrivederci.>>
Bugiardi!
<<Però era simpatico.>>

OSIMO
VARANO
LORETO.

Vai a casa.

Domenica altro treno.

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